Cooperazione: la nuova architettura del mondo.

Rivalità, individualismo e blocco dell’autentica volontà sono alcuni condizionamenti della precedente Era (Era dei Pesci) che ogni essere umano deve lasciar andare, e il più presto possibile.

Se vuole esprimere la sua vera identità, felicità e creatività, l’essere umano ha bisogno di compiere una rivoluzione interiore.

Non deve avere nessun dubbio che prendere consapevolezza dei meccanismi interiori sia a favore del suo totale benessere.

So che Non è semplice ammettere di provare paura, possesso, rabbia, gelosia. Questo è solo l’inizio di una meravigliosa e profonda pulizia interiore che porta alla liberazione della propria anima, la quale “viaggia” molto più in alto come frequenza (verità, pace, amore, libertà).

Siamo cresciuti nel mondo dell’apparire e oggi invece è il tempo di passare nel mondo dell’Essere. La paura del giudizio deve (e può) essere lasciata andare insieme al giudizio per il beneficio di un Mondo Nuovo dove c’è fiducia, padronanza, determinazione, felicità sincera per gli altri. 

Attenzione a confondere tutto questo con buonismo, perchè la parola chiave è autenticità, sia individualmente che nelle relazioni.  

Da questo coraggioso atto di consapevolezza di se stessi si potrà avanzare nella creazione di nuovi meccanismi interiori che personalmente traduco e riassumo nella parola “nuova educazione”.

In effetti, c’è tanto bisogno di una nuova educazione. Sono crollati quelli che sembravano essere punti di riferimento e le persone sono perse, confuse e scoraggiate.

Questa confusione interiore ed esteriore ha portato molte persone ad aggrapparsi a una o due cose conosciute. Sono pochissime le persone nel mondo che hanno iniziato il viaggio dell’anima che com-porta trasformazione, evoluzione e nuove creazioni.

Sono loro i pionieri, i futuri leader del mondo, e li riconosci perché ti insegnano sempre qualcosa, anche quando Non insegnano.

Solo dopo che ognuno di noi si sarà tuffato nel mondo dell’anima con grande onestà e perseveranza potremo costruire il Nuovo Mondo fatto di relazioni integre, pulite, sane e collaborative. 

Dunque la collabozione è il frutto di un profondo e autentico cammino individuale. 

Finalmente nelle relazioni non ci sarà nessun meccanismo di manipolazione. Nessun meccanismo di co-dipendenza. Nessun meccanismo di violenza. Eccolo, in prospettiva, il paradiso.

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1. Cos'è il principio di cooperazione.

Cominciamo con un po’ di tecnica! Quando parlo del principio di cooperazione mi riferisco al modello di Grice, uno dei più influenti filosofi inglesi del ‘900. Si è occupato di linguaggio. I suoi studi hanno contribuito, infatti, alla teoria del significato e alla comunicazione anglo americana.

“Secondo questo principio, quando le persone comunicano tra di loro, si aspettano che il loro interlocutore aderisca a una serie di regole cooperative al fine di facilitare il dialogo e ottenere un risultato comunicativo efficace.

In particolare, Grice identifica quattro massime implicite del principio di cooperazione che i parlanti devono rispettare quando comunicano: la massima di quantità (fornire informazioni adeguate ma non eccessive), la massima di qualità (dire la verità), la massima di relazione (fare commenti rilevanti al contesto della conversazione), e la massima di modalità (esprimersi in modo chiaro e comprensibile).

Il principio di cooperazione è una convenzione sociale che aiuta i parlanti a capire il significato del contesto di ciò che si dice.

Il principio cooperativo descrive come un relatore e un ascoltatore, mittente e destinatario, agiscono in uno stato di cooperazione. Entrambi compiono azioni comunicative costruttive e di accettazione dell’altro per comprendersi a vicenda.” (Fonte: Toni Fontana)

Le regole del principio di cooperazione di Grice sono:

  • Massima della quantità: quando scrivi ricordati di dire solo ciò che serve. Non bisogna affogare il lettore con dettagli superflui o con la genealogia del tuo personaggio se Non è funzionale alla storia.
  • Massima della qualità: sii sincero, fornisci informazioni veritiere, secondo quanto sai.
  • Massima della relazione: sii pertinente. Il discorso, insomma, deve seguire una logica ben precisa.
  • Massima del modo: evita l’oscurità di espressione; evita l’ambiguità; sii breve (evita la prolissità non necessaria), sii ordinato nell’espressione.

Sul web si trova copia dell’introduzione del lavoro di Grice.

Cercando Herbert Paul Grice si trovano molti libri in tedesco

2. Cos'è la cooperazione

Passiamo quindi dalla cooperazione attraverso il linguaggio alla cooperazione attraverso le azioni, e Non mi riferisco solo alle imprese.

Cooperazióne s. f. [dal lat. tardo cooperatio -onis]: Il cooperare, l’atto o il fatto di cooperare; opera prestata ad altri o insieme ad altri per la realizzazione di un’impresa o il conseguimento di un fine. (Fonte: Treccani)

Quando si parla di cooperazione la mente si proietta su squadre aziendali e progetti di impresa. Tuttavia la cooperazione esiste anche in una famiglia. Più è grande la famiglia e migliore deve essere la qualità della cooperazione, per il beneficio di tutti.

La cooperazione è un fatto ambientale, di protezione e cura dell’ambiente a cominciare dall’evitare di buttare carte e bottiglie di plastica dal finestrino mentre si guida in autostrada.

La cooperazione è lo “scheletro” di ogni aspetto della vita che funziona, anche di te stesso.

Tu stesso sei un insieme di cellule, organi, sistemi e microorganismi che coopera alla grande!

Tu stesso sei un insieme di personalità/archetipi che cooperano (la cui cooperazione è ottima o meno in base dal tuo diretto e profondo intervento sulla guarigione dei tuoi conflitti interni).

Non c’è vita senza cooperazione, nè in azienda, nè in famiglia.

Più sei bravo a far cooperare ogni parte di te e più sarai bravo a far cooperare la squadra aziendale e la famiglia. 

Quindi il mondo sta cambiando e non solo… già migliaia di persone stanno cercando i loro simili con azioni coerenti e costanti. Sono stufe di combattere contro persone rigide di pensiero o egocentriche, quelli che io chiamo “i mulini a vento”.

Una volta che hanno profondamente compreso che una situazione e/o una persona è disallineata alla loro nuova desiderata realtà la lasciano andare, e senza sensi di colpa. 

Il senso di colpa va pulito come tutte le altre emozioni di bassa frequenza. Il lavoro emozionale è inevitabile per relazioni sane e di alta qualità. 

Le persone sono stanche di farsi carico delle responsabilità e degli stati emotivi delle altre persone.

Le persone sono stanche.

Hanno lasciato andare il buonismo per accogliere invece la Verità, a cominciare dai meccanismi interiori e continuando con le relazioni. 

Nessuno è obbligato a stare dove non ha piacere di stare. 

Ma soprattutto è stato consapevolizzato profondamente che, essendo una relazione un impegno (una vero e proprio lavoro), dire di si a una persona significa dire di no a centinaia di migliaia di altre persone. 

Per nutrire una relazione ci vogliono tempo, attenzioni pratiche, disponibilità emotiva e non soltanto un iniziale feeling. 

La relazione che è stata superficiale nell’Era dei Pesci assume il suo ruolo di qualità nell’Era dell’Acquario: si rivela essere il ponte per incontrare se stessi. (Oro per chi ha compreso la vita, il suo significato e le sue regole)

E questo accade solo quando si è, entrambi, autentici. 

3. I sette principi cooperativi.

I Prin­ci­pi Coo­pe­ra­ti­vi su cui ogni impre­sa coo­pe­ra­ti­va basa i pro­pri valo­ri sono sta­ti deli­nea­ti nella Dichia­ra­zio­ne di iden­ti­tà coo­pe­ra­ti­va, appro­va­ta dal XXXI Con­gres­so del­l’Al­lean­za Coo­pe­ra­ti­va Inter­na­zio­na­le di Man­che­ster:

  • 1. Adesione libera e volontaria
    Organizzazioni volontarie aperte a tutti gli individui capaci di usare i servizi offerti e desiderosi di accettare le responsabilità connesse all’adesione, senza alcuna discriminazione sessuale, sociale, razziale, politica e religiosa.
  • 2. Controllo democratico da parte dei soci
    Le cooperative sono organizzazioni democratiche, controllate dai propri soci che partecipano attivamente nello stabilire le politiche e nell’assumere le relative decisioni. I rappresentanti eletti sono responsabili nei confronti dei soci. Nelle cooperative i soci hanno gli stessi diritti di voto (una testa, un voto).
  • 3. Partecipazione economica dei soci
    I soci contribuiscono equamente al capitale delle proprie cooperative e lo controllano democraticamente. I soci, di norma, percepiscono un compenso limitato, se del caso, sul capitale sottoscritto come condizione per l’adesione ed allocano il surplus per qualunque dei seguenti scopi: sviluppo della cooperativa possibilmente creando delle riserve, parte delle quali almeno dovrebbe essere indivisibile; benefici per i soci in proporzione alle loro transazioni con la cooperativa stessa, e sostegno ad altre attività approvate dalla base sociale.
  • 4. Autonomia e indipendenza
    Le cooperative sono organizzazioni autonome, autosufficienti, controllate dai soci. Nel caso in cui esse sottoscrivano accordi con altre organizzazioni (incluso i governi) o ottengano capitale da fonti estere, le cooperative sono tenute ad assicurare sempre il controllo democratico da parte dei soci e mantenere l’autonomia della cooperativa stessa.
  • 5. Educazione, formazione e informazione
    Le cooperative si impegnano ad educare e formare i propri soci, i rappresentanti eletti, i manager ed il personale, in modo che questi siano in grado di contribuire con efficienza allo sviluppo delle proprie società cooperative. Le cooperative devono attuare campagne di formazione allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla natura e benefici della cooperazione.
  • 6. Cooperazione tra cooperative
    Le cooperative servono i propri soci nel modo più efficiente e rafforzano il movimento cooperativo lavorando insieme, attraverso strutture locali, nazionali ed internazionali.
  • 7. Interesse verso la comunità
    Le cooperative lavorano per uno sviluppo sostenibile delle proprie comunità attraverso politiche approvate dai propri soci.

 

4. Le origini della cooperazione: conoscere il puro punto di partenza come massimo vantaggio.

Nel 2020 partecipo a uno dei movimenti di economica sacra e circolare. Inizia il mio “viaggio” all’interno di un mondo meraviglioso allineato ai miei valori di ricerca interiore, verità, integrità, potere personale e amore.

Grazie alla partecipazione attiva in cui ho anche guidato gruppi ho trasformato velocemente altra teoria in pratica integrando anche nuovi principi.

Cambio e mi lascio cambiare molto volentieri. Per cominciare, lascio andare l’individualismo che era così forte in me dai tempi dell’università, nonostante abbia aiutato diversi laureandi a laurearsi attraverso tecniche di PNL (Programmazione NeuroLinguistica).

Comprendo davvero cosa significhi essere un gruppo facendo esperienza diretta della cooperazione e dell’interconnessione.

Così, approfondisco gli studi sulla cooperazione e scopro che tutto inizia da una donna canadese antropologa, circa 30 anni fa.   

Questa donna viveva in Africa e osservò in diverse comunità rurali che le donne ogni settimana sostenevano una donna della comunità con denaro, vestiti e cure della casa.

Si rese conto che attraverso la cooperazione la comunità diventava più forte, più unita e più sana.

Decise di proporre la cooperazione al suo rientro in Canada creando un sistema di regalo economico che permettesse di raccogliere risorse e creare una rete a sostegno delle donne e delle loro famiglie.

Il sistema di cooperazione reciproca era già presente nelle culture pre-ispaniche e conosciuta come la “cultura del dono” in cui tra popolazioni si facevano regali in segno di apprezzamento.

Sto parlando di culture pre-colombiane, culture indigene dell’America Centrale e andina che si svilupparono tra il 3° millennio a.C. e l’inizio dell’avanzata spagnola nel Nuovo mondo (1519-48).

Oggi in America latina le pratiche di solidarietà sono ancora in uso, come la AMINGAS o la TANGA in cui le persone danno del denaro mensile perché lo utilizzino una persona alla volta.

Tutti noi conosciamo la cooperazione che passa attraverso le donazioni in situazioni di emergenza, donazioni a cause, il crowfunding che attraverso le nuove piattaforme on line le persone sostengono progetti che gli piacciano.

Il concetto può essere assimilato attraverso le figure geometriche: qui regna il cerchio dove l’essere umano è uno degli aspetti di uno straordinario sistema interconnesso. Non c’è un vertice e una base. Non c’è una minoranza che comanda sulla maggioranza. Non c’è chi possiede la maggior parte della ricchezza o dei benefici.

Questa è l’alternativa praticabile e sostenibile per la soddisfazione dei bisogni individuali e globali.

Il principio alla base può essere descritto con la favola del colibri:

“Un giorno, un grande incendio scoppiò nella foresta. E mentre tutti gli animali scappavano terrorizzati di fronte alle fiamme, un piccolo colibrì comincio a fare viaggi buttandosi nel fiume e, dopo aver preso una goccia d’acqua nel suo piccolo becco, la faceva cadere sulla foresta piena di fumo.

Gli altri animali erano sbalorditi, quando lo sentirono dire, con dignità, al leone: – “So bene che non posso farcela da solo, ma almeno io faccio la mia parte!

A quel punto un elefantino e un pellicano lo seguirono e gli altri animali, colpiti da quegli esempi, si diedero da fare tutti insieme per spegnere il fuoco.

Quando il fuoco fu domato e tutti furono salvi, gli animali si radunarono per celebrare insieme la vittoria sul fuoco. Il leone prese la parola e disse: “Oggi abbiamo imparato dal piccolo Colibrì e dal suo coraggio, che anche una sola goccia d’acqua può essere importante e che insieme si può spegnere un grande incendio. D’ora in poi diventerà il simbolo del nostro impegno a costruire un mondo migliore in cui tutti possano aiutarsi l’un l’altro!

Ecco, compreso in modo profondo il grande impatto che ognuno di noi ha nel mondo, spero che il pensiero, le emozioni e l’atteggiamento possano trasformarsi ed evolversi.

Questo passa attraverso la presa di consapevolezza dei propri meccanismi inconsci assunti a cominciare dai primi nove mesi nell’utero della mamma. 

Noi occidentali veniamo da un’edu-castrazione (e Non educazione) che ci ha impedito di essere noi stessi, senza dunque quei condizionamenti dettati dalla paura e dall’ignoranza.

Se sei interessato alla cooperazione e vuoi sapere cosa fare continua a leggere.

5. Cosa fare, da dove iniziare per creare un Nuovo Mondo. 

Per creare speciali connessioni con gli altri hai bisogno innanzitutto di esprimere, in armonia, la tua unicità. In queste poche parole c’è un mondo infinito e non puoi essere superficiale, nè nella teoria nè nella pratica.

Il Nuovo Mondo non accetta superficialità. 

Se fossi un programmatore mi esprimerei così: “Esistono miliardi di informazioni vecchie in te da togliere e miliardi di informazioni nuove da inserire dentro di te.”

Eh già, il viaggio è lungo. E non sei un computer, ok? Sei molto di più. 

Sei ciò che tutti stanno cercando perchè va oltre la razionalità: gioia, amore, genio.

Il problema è che ti manca la consapevolezza di chi sei davvero. Il senso del controllo con cui hai vissuto fino a oggi si rivelerà la causa di tutte le tue perdite e delle esperienze dolorose vissute in modo ripetitivo (hai mai fatto la stessa esperienza più volte, seppur dolorosa?).

Non ti sto dicendo di pensare e agire come un matto (anche se l’amore è follia). Ti sto dicendo di compiere i passi, integrando consapevolezza e saggezza, tale da riuscire a esprimere il folle che è in te, quel genio che si sente abbandonato da te. 

Solo attraverso molti risvegli di coscienza potrai realizzare tutto ciò che ti sto anticipando e traducendo con le parole ciò che non può essere trasferito con le parole…

L’autorealizzazione non è teoria, non è leggere un articolo all’avanguardia, è un percorso vissuto con grande presenza, fatto di scelte prese in prima persona, unico in tutta la storia dell’umanità. 

TU, nella tua versione autentica, sei un “qualcosa” di unico nella storia. 

Ma il controllo ti impedisce di saperlo (1), conoscerlo(2) ed esprimerlo (3).

Il cuore della cooperazione è questa: quando tu arriverai al terzo passo (l’espressione della tua autenticità) allora potrai cooperare secondo quanto ho descritto nei quattro paragrafi precedenti dell’articolo. 

Se vuoi autorealizzarti e essere in grado di cooperare davvero allora puoi leggere le informazioni su COCOLI,  il programma per diventare persone di spessore che puntano all’autenticità, all’innovazione e alla cooperazione (per le aziende puoi cliccare qui, per le scuole puoi cliccare qui).

Più ti risvegli a Chi Sei e più aumenta la qualità di tutti i tuoi progetti: lavoro, famiglia, salute e relazioni.

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“Non m’importa se adesso non vi piacete, m’importa che impariate a rispettarvi e chissà…. un giorno forse imparerete a giocare come dei veri uomini!”

DENZEL WASHINGTON – Coach Herman Boone

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Ricercatrice indipendente nel settore delle discipline olistiche. Il mio ruolo professionale è migliorare il benessere e il rendimento professionale attraverso lo sviluppo di soluzioni concrete e innovative. Attraverso molti anni di esperienza ho creato percorsi di apprendimento coinvolgenti e trasformativi, in grado di risvegliare la coscienza delle persone e creare un ambiente di lavoro felice e armonioso. Credo fortemente nell'importanza di promuovere relazioni di alta qualità e supportare il benessere e la crescita individuale e collettiva, con un'attenzione meticolosa ai dettagli e alla pianificazione. Il mio obiettivo è elevare il livello di consapevolezza e costruire una nuova umanità.