Sviluppa il problem solving con l’attitudine dei mistici.

Per avere una carriera in equilibrio o per una vita più leggera hai considerato l’utilità del problem solving?

Saper trovare la soluzione migliore anche in poco tempo è sempre conveniente. Chiunque può sviluppare questa soft skill e l’articolo di oggi ti saprà dare una nuova visione e degli strumenti totalmente nuovi.

Nel metodo COCOLI offro infatti sia innovazione che conoscenze antiche. Anche se la loro integrazione non è sempre facile perché ci vuole esperienza credo sia ottimo sapere dove poggiare i piedi.  Quindi metti già le prime basi leggendo questo articolo, la conoscenza è la nuova forma di ricchezza.

Non vedo l’ora di vederti felice e realizzato!

1. Impara perché attiri problemi complessi e saprai guidare la "nave in porto".

La vita, l’amore e il lavoro sono semplici se prima hai trovato te stesso. Sin da sempre feci questa scelta di trovare prima me stessa e solo dopo fecila scelta di comprendere quale fosse il mio contributo in società. Ho visto col tempo che è stata una scelta di successo: la chiarezza che ho oggi mi rende la vita sempre più semplice, anno dopo anno.

Tale scelta è nasce grazie all’educazione ricevuta dai miei genitori. Il loro massimo obiettivo in quanto genitori era quello di rendermi molto responsabile (molto!). Il loro massimo desiderio invece era quello di vedermi felice e realizzata. Mi ripetevano questi due concetti di continuo e non solo… ho ricevuto tanti di quei no che oggi non conosco cosa sia l’arrendevolezza, ovviamente solo per una sana causa. 

>> COSA ACCADE IN UN TEAM…

La libertà si respira “in ogni angolo” nella mia famiglia, ognuno di noi ha scelto la sua strada pur rimanendo tutti molto uniti. Sai, in un team la risoluzione di un problema è più semplice se ognuno ha ben collaborato investendo prima su se stesso, evoluzione dopo evoluzione.

Ti posso assicurare che quando ogni persona di una squadra sceglie la propria strada liberamente (e quindi segue la propria autenticità) la complessità paradossalmente si appiattisce, ruota su se stessa di 180° e diventa semplicità. Ad esempio, nella mia famiglia gli Elementi hanno danzato tra loro mentre ognuno di noi evolveva.

Se utilizzo l’esempio della famiglia è perché la famiglia è un sistema che ti impegna e ti fa evolvere molto a prescindere dalla complessità. Se il sistema-famiglia è complesso o no, se è felice o no, dipende dai suoi membri. Conosco famiglie che stanno benissimo e conosco famiglie che stanno malissimo.

In generale, la complessità giunge da un ambiente appesantito da relazioni sterili, ritmi talmente eccessivi da essere controproducenti e soprattutto dalla mancanza di affetto e dalla mancanza di una relazione con la natura interiore ossia la coscienza. Tutto ciò sarà più chiaro leggendo anche gli altri paragrafi.

Posso già dirti che è più complessa la relazione con il problema che il problema in sè. E la relazione con il problema dipende dalla nostra abilità a essere in relazione con noi stessi.

>> E COME GESTIRE LA COMPLESSITÀ DI UN PROBLEMA QUANDO SI È SOLI?

A prescindere se il problema riguardi solo te o tutto il team esso può essere semplificato se vai molto in profondità di te (sembra un paradosso). Certo questo richiede un grande coraggio, ma i benefici saranno molti e saranno uno più incredibile dell’altro!

Ti sei mai chiesto perché attiri problemi complessi? Se sei già su un cammino di crescita interiore la domanda “perchè” giunge spesso tra i tuoi pensieri. Sai che una parte di te ha creato ciò che stai vivendo oggi affinchè tu evolvessi? Stai, quindi, guardando in te stesso  la causa? 

Dunque oggi voglio trasferirti una delle Leggi Universali. Metterla in pratica significa onorare la tua parte divina e quindi evolvere nella gioia e non nel dolore. Bel traguardo, vero? Ed è raggiungibile con la conoscenza.

Si tratta della Legge della Sfida che ha il compito di metterti alla prova, di testarti; è un po’ come l’esame finale di scuola che bisogna superare per andare avanti.

Stai tranquillo che le prove giungono solo dopo che avrai “accumulato” sul piano della coscienza tutti gli strumenti che ti servono per superarle. Ecco degli esempi per riconoscerla in azione. Se chiedi:

  • la forza, prima riceverai difficoltà per rafforzarti
  • la saggezza, prima incontrerai problemi da risolvere
  • il coraggio, prima incontrerai ostacoli da superare

Come vedi non ottieni subito ciò che chiedi ma prima ciò di cui hai bisogno per giungere a ciò che hai chiesto.  

Riesci già a immaginare quanto valore ti potrà portare saperlo? Allenati a riconoscere le tue richieste/desideri.

Se chiedi in modo consapevole potrai vedere tutte le Leggi in azione e muoverti in armonia con esse e nel loro rispetto. In questo modo la tua vita sarà semplicissima!

Se sei un titolare d’azienda e desideri far conoscere tutte le Leggi Universali alla tua squadra puoi contattarmi direttamente per una collaborazione oppure puoi iniziare a informarti sul mio metodo COCOLI.

In questo caso, nella Legge della Sfida sei chiamato a discernere la tua voce (l’ego) e quella dell’universo (il Sè) che è contenuto in te. Il Sè è la tua vera essenza ed è abilissima a semplificarti la vita e a darti la miglior esperienza di vita che tu possa chiedere. Poi c’è lo sfidante, la mente, colui che ti mette continuamente in dubbio o che ti lancia il guanto di sfida.

Imparare a discernere tra tutte le voci dentro di te è la chiave della semplificazione… e altro ti dirò nei prossimi paragrafi.  

In questo paragrafo hai visto che:

  • È saggio partire prima da se stessi. Dalla chiarezza di chi si è e dove si vuole andare si ottiene il terreno di azione facilmente percorribile nei giorni di gravi difficoltà, anche se devi implementare una strategia professionale.
  • È più complessa la relazione con il problema che il problema in sè. La relazione con il problema dipende dalla nostra abilità a essere in relazione con noi stessi.
  • Avere consapevolezza di cosa chiedi è fondamentale. Riconoscerai la Legge della Sfida che ha il compito di metterti alla prova. E’ un po’ come l’esame finale di scuola che bisogna superare per andare avanti.

2. Cosa è la capacità di problem solving? E se fosse correlata ad altre?

La capacità di Problem Solving è la risoluzione di problemi complessi attraverso osservazioni e decisioni atte a trovare la soluzione a un problema. Ciò implica anche l’implementazione di una soluzione, la considerazione di futuri cambiamenti delle circostanze, delle risorse e delle capacità e dell’impatto che la soluzione ha sull’ambiente.

La risoluzione dei problemi è identificata come un’abilità a sè, ma ci sono altre abilità correlate che contribuiscono a questa capacità, e includono:

  • ascolto attivo
  • analisi
  • ricerca
  • creatività
  • comunicazione
  • processo decisionale
  • team building

Sono preziosi elementi che ogni dipendente ha bisogno di conoscere e sviluppare sempre meglio. Sebbene le capacità di risoluzione dei problemi siano apprezzate dai datori di lavoro, sono molto utili anche in altre aree della vita come la costruzione di relazioni e il processo decisionale quotidiano.

In questo paragrafo hai visto che:

  • Per essere stabile è necessario essere un quadrato: famiglia, crescita personale, relazioni, lavoro.
  • La famiglia è il pilastro più forte e più importante, quindi è il primo a cui dare spazio temporale.
  • Un conto sono le parole “ti voglio bene amore mio” e un conto sono i fatti che ti fanno sentire di essere amata (e amato). Se ci sono sia le parole nutrienti che i gesti e quindi, se c’è coerenza nel tempo, c’è fiducia e la sensazione di Casa.
  • Per mettere in pratica tutto questo hai bisogno di VEDERLO/PERCEPIRLO dentro di te. Possono aiutarti esercizi di riprogrammazione interiore, scelte organizzative e visualizzazioni. La consapevolezza non si improvvisa.

3. I passi per risolvere i problemi complessi.

Mi piacciono le liste perchè semplificano e aiutano a memorizzare più dati, quindi, eccone una per te!

Per risolvere i problemi complessi segui i seguenti passi:

  1. Identificare il problema, la sua causa e il suo effetto.
  2. Riconoscere il risultato desiderato. E qui si apre un bivio: riconoscere le opportunità oppure avere un piano.
  3. Implementare un piano.
  4. Prepararsi agli imprevisti e cambiamenti.
  1. Identificare il problema, la sua causa e il suo effetto.

“Huston abbiamo un problema!” una citazione errata ma ormai popolarissima, della frase che disse l’astronauta Jack Swigert trovandosi sulla navicella spaziale Apollo 13. La frase esatta pronunciata dall’astronauta è stata “OK, Houston, we’ve had a problem here.” (“OK, Houston, abbiamo avuto un problema qui“)

Comincia a riflettere invece di tuffarti immediatamente pensando di risolvere un problema. Ogni leader lo sa:

  1. Pensa lentamente e agisci velocemente.
  2. Prendi velocemente una decisione e cambiala lentamente.

Se non hai ancora doti di leadership fai solo il passo uno: pensa lentamente. Ecco come.

É fondamentale identificare chiaramente il problema e la sua causa. Sarà necessario raccogliere i dati importanti senza la smania di voler risolvere in fretta.

Comprendi l’impatto del problema sull’ambiente circostante. Se comprendi gli effetti negativi del problema riuscirai a riconoscere le priorità tra le soluzioni ipotizzate in base ai risultati che più riducono l’impatto negativo. Effetti? ecco degli esempi:

  • benessere degli altri
  • ritardi nella produttività
  • ostacoli nella comunicazione
  • minor efficienza
  • qualità della produzione
  • costi
  1. Riconoscere il risultato desiderato e qui hai un bivio: riconosci le opportunità oppure abbi un piano

Quando hai definito con chiarezza qual è il problema, la causa e gli effetti puoi fare il passo successivo: definisci il risultato desiderato.

A questo punto sarai fronte a un bivio. Ci sono due modi per realizzare un obiettivo desiderato:

  1. Definisci l’obiettivo e cogli le opportunità che ti arrivano che risuonano e sanno di opportunità
  2. Definisci l’obiettivo e un piano per raggiungerlo.

Se sei interessato al secondo punto allora continua a leggere il punto 3 oppure leggi direttamente il punto 4.

  1. Implementare un piano.

Scrivi una lista con le potenziali soluzioni e come puoi implementarle. Cosa dovrai considerare tra cambiamenti nella politica, nella pratica, nello sviluppo di nuovi mezzi di comunicazione, nella ristrutturazione delle tecniche, l’acquisto di nuove attrezzature?

Potrebbe essere necessario considerare più di una soluzione.

Considera anche un brainstorming, ossia una discussione di gruppo per produrre idee o risolvere problemi. Non pensare di dover fare tutto da solo, chiedi aiuto. In alcuni casi può essere utile chiedere un parere del piano che hai implementato.

Considera sempre l’impatto delle soluzioni per scegliere la soluzione migliore.

  1. Prepararsi agli imprevisti e cambiamenti.

Considera sempre le variabili nel tuo processo o ipotesi. Gli imprevisti giungono per il 20% del tuo piano. Sii pronto ad adattarti.

 In questo paragrafo hai visto che:

  1. Identificare il problema e la sua causa (considera l’impatto): É fondamentale identificare chiaramente il problema e la sua causa. Sarà necessario raccogliere i dati importanti senza la smania di voler risolvere in fretta. Comprendi l’impatto del problema sull’ambiente circostante.
  2. Riconoscere il risultato desiderato e qui hai un bivio: riconosci le opportunità oppure abbi un piano.
  3. Implementare un piano: scrivi le soluzioni possibili, chiedi consigli se puoi, scegli la soluzione migliore.
  4. Prepararsi agli imprevisti e cambiamenti: sii pronto ad adattarti agli imprevisti.

4. Il segreto dei mistici per raggiungere l'obiettivo.

Dopo aver condiviso con te una delle Leggi Universali nel primo paragrato e una strategia pratica nel secondo, desidero aggiungere un ulteriore passo. La visione dei mistici, grazie alla loro esperienza, rende tutto ancora più chiaro grazie a una visione dall’alto, un po’ come se si avesse “l’occhio del Sole”.

Ci sono dei mistici intorno a te ma tu non lo sai. Sono i mistici non dichiarati, per scelta. Può essere un uomo semplice che fa un lavoro che gli piace (e non la guida spirituale), può essere una donna dolce e dinamica. L’età non conta, è questione della loro coscienza, che espandono attraverso dei profondi viaggi introspettivi. Hanno così viaggiato dentro da aver accelerato molte vite.

  • Loro hanno una visione così alta da aver compreso il “misterioso Disegno”.
  • Sono ricchi di amore da accompagnare gli esseri umani nel fare le loro scoperte senza giudizio: pur prevedendo che le decisioni prese porteranno “un po’ di pasticci” non intervengono nel loro libero arbitrio, ma se posso aggiustano “il tiro” senza farsi notare.
  • Guardano le persone come dei bellissimi e onorevolissimi bambini e opere d’arte.
  • Il loro cuore è quello di un saggio ma sono molto sensibili come i bambini.
  • Come un sole illuminano il tuo cammino indirettamente, e ti riscaldano se glielo chiedi.
  • Riconoscerai in loro una visione a lungo termine solo quando ne farai diretta esperienza. Le loro azioni, il loro comportamento e le loro risposte potrebbero spiazzarti in un primo momento. Comprenderli è difficile se non hai esperienza nella spiritualità e conoscenze antiche.

Il segreto dei mistici per risolvere ogni tipo di problema è questo: silenzio, meditazione e astensione dal giudizio. Loro sono dei canali ricettivi. Lavorano molto su se stessi in profondità di se stessi, per essere costantemente canali puri.

Non vedono problemi. Quello che le persone chiamano problemi per i mistici sono l’espressione di ciò che era prima, in essere. È il seme che diventa germoglio, è il tappeto che si srotola. Il problema per loro è già la soluzione, così come la malattia è la manifestazione dell’inizio della guarigione.

Queste anime hanno ben sviluppato la visione dall’alto e oggi la scienza si sta avvicinando con le apparecchiature sempre più velocemente, dimostrando la validità di certe capacità che vanno oltre quelle riconosciute dalla maggioranza. 

Tutti possono sviluppare questa capacità di vedere dall’alto. In dettaglio, quando cambi prospettiva si attivano nuove aree nel cervello: il precuneo, la corteccia parietale inferiore e la corteccia prefrontale.

  1. Il precuneo si attiva quando ci si mette nei panni dell’altro. Nel processo si sperimenta la capacità di cambiare prospettiva e adottare quella altrui, accedendo così ad informazioni fondamentali per il superamento dei conflitti.
  2. La corteccia parietale inferiore sviluppa la capacità di comprendere senza giudizio l’altro o un problema.
  3. La corteccia prefrontale si attiva recuperando il potere di trasformare le difficoltà in risorse, ridefinendo i vissuti negativi come opportunità di crescita e realizzazione.
Fonte: www.spacelegalissues.com/the-overview-effect/ e Daniel Lumera.

Di sicuro, chi ha questa capacità (allenata con costanza) è una persona molto, molto veloce. Tutto il tempo della riflessione può essere convogliato in un’istantanea intuizione, per giunta determinata volontariamente e non improvvisa e sporadica. 

Se ti interessa allora ti piacerà il metodo COCOLI che puoi approfondire cliccando qui. Quando ho scritto il metodo per me era molto importante implementare al massimo l’equilibrio, le capacità e le consapevolezze delle persone. Non è un percorso semplice, richiede coraggio, apertura, costanza ma la vetta è la pace assoluta. 

In questo paragrafo hai visto che:

  1. Le arti dei mistici sono silenzio, meditazione e astensione dal giudizio. Loro con una costante pratica sono dei canali ricettivi attraverso cui hanno una vista raffinata, più alta e più precisa.
  2. Tutti possono sviluppare questa capacità di vedere dall’alto, la scienza sta espandendo le ricerche.

<< L’uomo è l’unico animale la cui esistenza è un problema che deve risolvere. >> Erich Fromm

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Ciao! Sono Mariacristina Palmiero, autrice di corsi di evoluzione e leader nei settori della medicina olistica e delle risorse umane.