La Brand Reputation di un’azienda e l’aumento del fatturato hanno in comune una cosa: la felicità del personale.
L’azienda non esiste. L’azienda sono le persone. Più i dipendenti sono felici e più i clienti sono felici.
Per tantissime aziende questo non è chiaro e segue il proprio interesse invece di occuparsi dei bisogni e delle aspettative dei dipendenti.
Una categoria penalizzata è quella delle mamme, una risorsa che in realtà è straordinaria per l’azienda perché avrebbe nella propria squadra il fuoriclasse, e senza chissà che costi. Se le lasciassero esprimere pienamente le loro abilità il fatturato, il clima aziendale e l’operatività di tutti migliorerebbero.
Se vuoi comprendere i benefici di avere mamme in azienda e come fanno le aziende a fatturare di più grazie alla loro presenza leggi l’articolo.
1. I nodi vengono sempre al pettine: la ragione profonda della dinamica uomo-donna.
Donne. In gamba, determinate e competenti eppure sempre scelte come seconda opzione. La loro gavetta pare essere infinita e se riescono ad avere successo scatta subito il pensiero che sono state raccomandate, un pensiero che nasce sia da parte degli uomini che da parte delle donne.
Ci sono uomini che pensano sia giusto che in posizioni di guida ci siano solo gli uomini, anche tra chi pratica spiritualità.
La memoria di questa triste storia è molto antica, risale all’Età del Ferro. L’uomo, spaventato dal potere della donna, l’ha umiliata, dominata e maltrattata. Solo così facendo avrebbe potuto prendere il comando.
Ti sei mai chiesto perchè le donne hanno meno autostima degli uomini? La spiegazione come vedi è profonda ma siamo davanti a un riequilibrio delle parti, finalmente!
Dopo secoli in cui la rabbia e l’energia della donna sono state soffocate succede che nel ‘900 la donna inizia lentamente a riprendere se stessa.
Non sapendo gestire la rabbia ciò che è emerso all’inizio è stato caos e distruzione. Stiamo attraversando una fase di guarigione del Principio Femminile dentro ognuno di noi (sia donne che uomini), e solo da questo equilibrio potremo parlare di essere umani integri e luminosi.
2. Il problema sono i soldi (così dicono...)
Non è vero che al titolare d’azienda interessino solo i soldi. Si tratta di un luogo comune. Più l’azienda è grande e più la motivazione del titolare è a beneficio di tutti, non solo il proprio.
Si tratta di una regola universale: più il tuo intento è a beneficio di tutti e più l’universo è collaborativo. Non solo puoi guadagnare di più ma puoi evitare le perdite (grosse perdite di denaro hanno un significato simbolico che va esplorato, riconosciuto e integrato per un’evoluzione di coscienza).
Soprattutto in prospettiva del Nuovo Mondo, un titolare che pensa solo a guadagnare di più ha un potenziale energetico d’attrazione inferiore rispetto a chi vuole lanciare un messaggio al mondo, sostenere cause di benessere collettivo e dare benessere ai propri dipendenti e clienti con i suoi servizi e prodotti. La seconda tipologia di titolare avrà entrate economiche continue, senza blocchi nè grosse perdite.
Nel secondo caso l’energia emanata dall’intento connesso al cuore del titolare ha “un volume più alto per le orecchie di Dio”. Vieni ascoltato di più.
In altre parole più sei allineato alla visione del Nuovo Mondo e ai suoi valori e più avrai possibilità di espandere il tuo benessere. (Se vuoi conoscere la visione del Nuovo Mondo clicca qui)
In questo contesto il problema della maternità cade subito. Non è la giovane mamma a ridurre il fatturato dell’azienda ma le mancate conoscenze del contesto storico e sociale e di conseguenza la mancata nuova organizzazione che ruota intorno a tutta l’azienda.
Anche se questo nuovo scenario non fosse esistito il problema della maternità non ci sarebbe stato e lo spiego al prossimo paragrafo.
3. Proprio perchè il problema sono i soldi che la soluzione sono le mamme
Orari di permesso o intere giornate di assenza sembrano allarmare tutti, eppure sono sempre stata convinta di una cosa: la qualità batte la quantità, in ogni situazione.
Quando ho lavorato per un personaggio famoso tedesco ho imparato che la retribuzione veniva data in base ai risultati e non al tempo investito (come in Italia).
Credo che le due politiche debbano e possano andare d’accordo. Il concetto che voglio trasmettere è che una mamma è in grado di organizzare il lavoro di otto ore in quattro, senza dunque incidere negativamente sull’andamento della squadra.
Se consideriamo poi la gioia e la leggerezza che una mamma può provare quando si sente ascoltata, compresa e appoggiata da tutto il personale aziendale allora la qualità del suo lavoro aumenta ulteriormente.
Ogni essere umano se messo in condizioni favorevoli e motivanti diventa un artista del proprio lavoro.
Tolte le preoccupazioni di base (quelle di sopravvivenza) un essere umano può investire la sua energia per fini più alti. La creatività e l’intuizione possono far svoltare in positivo una squadra, una famiglia, un’azienda, una società.
È questione di testa libera, ma pochi lo hanno ancora realizzato. E più hai allenato le soft skill e più puoi metterle al servizio quando ce l’hai. Chi, più delle mamme le ha allenate?!
4. Datemi una mamma in azienda e avrò 3 uomini con potenti soft skill.
La scuola è la palestra di management più difficile del mondo. Ti allena senza sosta e con delle prove a volte criptiche che a guardarle viene a galla qualsiasi pensiero anche quello contro intuitivo.
Tranquillo, tranquilla, se davanti a te hai una sfida che è per te lo riconosci. Da cosa? Dal fatto che il problema resta lì anche se tu hai provato a scappare!
La vita delle mamme è una palestra naturale che fa sviluppare le caratteristiche importanti, le rende più efficienti, produttive e sicure di sè. Affrontano le sfide come delle leonesse e il coraggio di questi tempi è raro.
La fortuna non è finita qui. Migliorano le capacità relazionali come la capacità di ascolto. Una donna che diventa mamma è più nutriente, accogliente, empatica, conciliante, collaborativa.
La sua capacità di prendere decisioni impenna! E la creatività con cui sanno risolvere le problematiche impreviste diventa luogo di mistero.
E infine… c’è la determinazione e la voglia di dare sicurezze ai propri figli dal punto di vista economico.
Ti ho mostrato perché è sbagliato pensare che la maternità sia un fattore discriminante e come far fruttare la risorsa. Bene, sappi che non è finita qui… ma ne parlerò in un altro articolo per mostrare meglio un’altra sfumatura dell’intelligenza femminile, ossia il principio di cooperazione che ha origini preispaniche ossia precolombiane, culture indigene dell’America Centrale e andina che si svilupparono tra il 3° millennio a.C. e l’inizio dell’avanzata spagnola nel Nuovo mondo (1519-48).
<< So fare tutto. Sono una mamma. >>
(Anonimo)
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